
Centro di riferimento geografico e culturale della Valli Bormida e Uzzone, il comune di Cortemilia è un paese costruito con la pietra arenaria locale e inserito in quel particolare paesaggio della collina terrazzata. Capitale della Nocciola tonda di Langa, coltivata su 1.100 ettari, un terzo di quelli presenti nella provincia di Cuneo.
Attraversata dal fiume Bormida, a cui ha legato la sua storia degli ultimi vent’anni, Cortemilia è tra i comuni dell’associazione “Borghi Autentici d’Italia” che ha lanciato di recente una sperimentazione su una nuova forma di ospitalità. Si tratta della Comunità Ospitali, residenze immerse nel patrimonio edilizio storico del borgo, spesso recuperate con criteri di bioarchitettura e soluzioni ecologicamente sostenibili. Alberghi sui generis dove il turista viene accolto come un cittadino, seppur temporaneo.
Cortemilia è un comune che ha sviluppato la sostenibilità ambientale non solo sotto il profilo turistico: dai gusci di nocciole, una delle produzioni più pregiate del Piemonte utilizzata anche dai maestri cioccolatai torinesi, sono utilizzati come biomassa per generare energia. Nel 2006 ha avviato un programma di raccolta differenziata porta a porta, mentre è in cantiere un’importante operazione di riqualificazione del fiume Bormida che punta a renderne le acque navigabili.
Dopo aver ammirato alcuni degli edifici in pietra più significativi del borgo, come la Pieve di Santa Maria, è la natura del paesaggio, i terrazzamenti, a occupare un posto di primo piano nel primo contatto con il visitatore. Un filo conduttore per leggere la storia di questa regione che si può rintracciare nell'ecomuseo dedicato al fenomeno che racconta l’incredibile storia di convivenza tra l’ambiente di queste valli e lo sviluppo della società umana.