Avigliana è un autentico gioiello medievale alle porte delle valli
di Susa sulla via della Francia, in una stupenda conca naturale attorno ai due laghi
nella piana che si apre sulla riva destra della Dora Riparia, protetta a monte dai
boschi morenici che salgono verso la val Sangone accanto alla mole della Sacra di
San Michele, e a valle dal rialzo morenico del Monte Cuneo di fronte all’orizzonte
della bassa val Susa fino al Rocciamelone e al Moncenisio.
Malgrado la pressione del traffico lungo l’asse principale di corso Laghi al crocevia
tra val Sangone e Torino, Francia e Pinerolese, e l’impatto dell’autostrada del
Frejus che ha di fatto avvicinato la metropoli rendendo la collina aviglianese una
ambita meta residenziale attorno ai quartieri sviluppatisi a scacchiera tra i laghi
e la Dora, Avigliana conserva intatto il suo fascino storico e paesaggistico: dai
laghi, protetti dal parco naturale che ora ha sede nell’ex dinamitificio Nobel accanto
ai ruderi della fabbrica di vernici dove nel dopoguerra lavorò Primo Levi reduce
da Auschwitz, lo sguardo corre all’acropoli medievale del centro storico sormontata
dai resti del castello, già dimora del marchese Arduino V nell’XI secolo.
Ai piedi del maniero, tra l’incantevole piazza Conte Rosso e il borgo vecchio, si
aprono i portici e le bifore di antichi palazzi signorili all’interno di un complesso
di straordinaria ricchezza architettonica, la cinta muraria con le originarie porte
alle splendide chiese, San Giovanni con la Natività di Defendente Ferrari, Santa
Maria, Casa Senore o Palazzo del Vescovo, Casa di Porta Ferrata, e l’antichissima
San Pietro sulla strada dei laghi fino al santuario mariano dei Cappuccini.