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Prodotti tipici

Volpedo possiede una vera e propria vocazione per la coltivazione della pesca: un ambito in cui detiene il primato provinciale sia in termini di qualità che di quantità.
La fama della frutticoltura volpedese  è stata raggiunta, dopo un lungo cammino iniziato sul finire del secolo scorso, grazie alla qualità dell’ambiente naturale e del clima ma soprattutto per merito dell’abilità e della lungimiranza dei frutticoltori che hanno operato in questi luoghi. La caratteristica della coltivazione peschicola dell’area volpedese, che la rende particolare rispetto ad altri comprensori produttivi piemontesi, è che essa si estende su numerose cultivar e può così , attraverso l’impiego di varietà più o meno precoci, avere per un più lungo arco di tempo (tra la seconda decade di giugno e la prima decade di settembre) disponibilità di prodotto con cui alimentare i diversi mercati.
Nel tempo si sono affermate varietà diverse, sempre però all’avanguardia per qualità, la cui produzione è in grado di raggiungere gli importanti mercati delle principali città della pianura padana. Questa vicinanza rende possibile la raccolta del frutto quando ha ormai raggiunto il massimo grado di maturazione, senza l’utilizzo della catena del freddo: la permanenza prolungata sulle piante ne esalta il colore e il profumo.
Una particolare menzione merita il mercato all’ingrosso della frutta di Volpedo, istituito nel 1935, per offrire ai produttori, spesso titolari di proprietà frazionate e quindi di limitata capacità produttiva, un canale di vendita privilegiato liberandoli dal giogo di intermediari, accaparratori, grossisti e dettaglianti. In questo spazio pubblico, inserito in un razionale e decoroso edificio, offerta e domanda erano libere di incontrarsi ed intendersi, con reciproco vantaggio. Venuta meno la funzione del mercato della frutta in centro paese, la raccolta e distribuzione è centralizzata presso la "Volpedo Frutta" con sede a Monleale.
Oltre alla pesca sono da menzionare le mele di qualità e le fragole, che vengono subito immesse sul mercato dopo la raccolta e devono essere consumate rapidamente.

Il clima caratterizzato da inverni freddi, le precipitazioni distribuite durante tutto il corso dell’anno e le escursioni termiche, che si susseguono fra il giorno e la notte nel periodo di maturazione delle uve, contribuiscono nel conferire ai vini sentori fruttati, eleganti e delicati.
Il loro modo d’essere e la loro tutela sotto un’unica denominazione d’origine controllata nascono dall’elevata vocazione enoica del Tortonese, ove la vigna per tradizione è fatta di piccole dimensioni e la bontà dei vini si arricchisce sfruttando le miti correnti del mare posto appena oltre l’Appennino.  La denominazione d’origine controllata “Colli Tortonesi” tutela la produzione vitivinicola nel territorio amministrativo dei comuni tortonesi per le seguenti tipologie:
•    Rossi: rosso e rosso novello, barbera e barbera superiore, dolcetto e dolcetto novello e croatina;
•    Rosati: chiaretto;
•    Bianchi: bianco, cortese, cortese frizzante e cortese spumante, favorita, moscato bianco e timorasso.
 
 
 
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