Valeria Golino è su Netflix in un film poco conosciuto ma da vedere assolutamente: ecco titolo, trama e perché vale la pena vederlo.
Dopo aver incantato con la sua recente intervista a Belve, Valeria Golino riaffiora nei ricordi degli appassionati di cinema come una delle attrici più versatili e intense del panorama italiano. Tra i suoi ruoli di rilievo, un film che merita di essere rivisto è Il ragazzo invisibile: Seconda generazione , dove interpreta la madre adottiva del protagonista, Giovanna. In questa pellicola, Golino dà vita a un personaggio che, pur orbitando attorno alla figura centrale del giovane Michele, ha un ruolo chiave nell'evoluzione emotiva e narrativa del film.
La storia riprende le vicende del timido Michele Silenzi (Ludovico Girardello), ormai sedicenne, che cerca di conciliare una vita apparentemente normale con le sue capacità straordinarie. Non è solo un adolescente alle prese con i problemi tipici della sua età, ma anche un ragazzo segnato da eventi traumatici che lo hanno reso profondamente insicuro e arrabbiato. Michele si sente intrappolato in un mondo che sembra non accettarlo per ciò che è, e il conflitto con gli adulti, in particolare con la madre adottiva Giovanna, ne è una delle espressioni più intense. (Se amate le serie italiane l'ultima uscita è da vedere).
Netflix, Valeria Golino incanta in questo straordinario film: perché vedere Il ragazzo invisibile
Golino interpreta Giovanna con una delicatezza che riesce a bilanciare la sua rigidità da madre protettiva e il dolore di una donna che lotta per capire un figlio sempre più distante. È un ritratto che evita ogni cliché, immergendosi nel dramma umano di una genitorialità complessa, dove l'amore non basta a colmare il divario tra due mondi apparentemente inconciliabili. Giovanna è la bussola emotiva di Michele, anche se il ragazzo la percepisce come un ostacolo più che un sostegno.
Ma la vita di Michele è destinata a cambiare quando nel suo mondo irrompono due figure enigmatiche: Natasha (Galatea Bellugi), una gemella che non sapeva di avere, e Yelena (Kseniya Rappoport), la sua madre biologica. Questi nuovi personaggi spingono Michele a confrontarsi con una verità scomoda e con un'eredità familiare che porta con sé sfide e responsabilità inaspettate.
Il film, diretto da Gabriele Salvatores, non è solo una storia di supereroi, ma un racconto intimo sull'identità, l'accettazione e il bisogno di appartenenza. In questo contesto, la performance di Valeria Golino emerge come uno dei punti di forza. La sua Giovanna rappresenta un'umanità tangibile in un mondo dominato dall'elemento fantastico, ricordandoci che anche i supereroi hanno bisogno di radici emotive solide per affrontare il loro cammino.
Rivedere Il ragazzo invisibile: Seconda generazione oggi significa riscoprire una Golino capace di dare profondità e sfumature a un ruolo che, pur secondario, illumina con forza la complessità delle relazioni familiari. È anche un'occasione per riflettere sulle difficoltà di crescere, sia per gli adolescenti che per gli adulti che li accompagnano nel percorso. Per chi è rimasto affascinato dalla figura di Valeria Golino dopo la sua intervista, questo film è un tassello imprescindibile per comprenderne la maestria e il talento, e per apprezzare come sapere rendere indimenticabile anche il più tormentato dei personaggi.